Ricordo figure meravigliose di preti romani degli anni 70, quelli che si “esponevano” ed erano impazienti di realizzare l’ideale di Chiesa intravisto nelle Costituzioni del Concilio ecumenico Vaticano secondo. Preti che compivano scelte radicali: lavorare nelle fabbriche, vivere nelle baracche di Roma accanto agli ultimi della società, assumere posizioni dottrinali al limite, contestare ciò che …